Che cos’è la sedimentazione secondaria?
La sedimentazione secondaria è un processo chiave nel trattamento delle acque reflue che si svolge dopo la fase di sedimentazione primaria. Dopo che le particelle più grosse sono state rimosse nella sedimentazione primaria, l'acqua reflua passa alla sedimentazione secondaria. Qui si verifica una separazione più efficace dei solidi sospesi e dei microrganismi presenti.
Durante la sedimentazione secondaria, l'acqua reflua viene posta in un ambiente tranquillo, come un clariflocculatore o un decantatore secondario. In questo ambiente, i solidi sospesi più fini si depositano sul fondo sotto l'azione della gravità, formando una massa fangosa chiamata fanghi attivi. Questi fanghi attivi contengono microrganismi, come batteri e protozoi, che si nutrono degli inquinanti organici presenti nell'acqua reflua.
Durante la sedimentazione secondaria, i fanghi attivi si accumulano sul fondo del clariflocculatore, mentre l'acqua chiara sovrastante viene raccolta nella parte superiore. I fanghi attivi possono essere successivamente ricircolati nel processo di trattamento delle acque reflue per continuare la decomposizione degli inquinanti organici.
La sedimentazione secondaria è un passaggio cruciale nel trattamento delle acque reflue perché permette di rimuovere ulteriori solidi sospesi e sostanze organiche, riducendo la carica inquinante dell'acqua prima del processo finale di disinfezione. Questo processo contribuisce a migliorare la qualità dell'acqua trattata prima del suo rilascio nell'ambiente naturale o del suo riutilizzo per scopi non potabili, come l'irrigazione.
È importante notare che il processo di sedimentazione secondaria può variare leggermente a seconda del tipo di impianto di trattamento delle acque reflue utilizzato. Tuttavia, l'obiettivo fondamentale rimane lo stesso: promuovere la separazione dei solidi sospesi e dei microrganismi attraverso la gravità per ottenere un'acqua trattata di migliore qualità.